I modellini in scala fatti in metallo pressofuso sono molto popolari tra i collezionisti. Questi modelli vengono prodotti in varie scale, come 1:18, 1:24, 1:48 e 1:43. I modelli premium in scala più grande rivolgono maggiore attenzione ai dettagli, come lo sterzo che gira le ruote in modelli più grandi, le porte, il bagagliaio e il cofano che si apre ( i secondi mostrano un motore dettagliato completo con cose come un sistema di scarico e/o altre cose contenute in un tipico motore d’automobile) e le gomme montate su un sistema di sospensione funzionante. In scale più piccole alcuni dettagli vengono spesso eliminati.
Per esempio, nelle scale 1:32, 1:48, o 1:43 lo sterzo e le ruote non funzionano. Allo stesso modo, solo le porte anteriori e il cofano potrebbero essere funzionanti, con il bagagliaio e le porte posteriori non apribili. Tuttavia, l'idea di questi modelli è nata in genere con modellini molto più semplici in scale più piccole, come i modellini Dinky (spesso 1:43), la cui produzione iniziò nel 1934, e le automobili Matchbox (spesso circa 1:64), introdotte a metà degli anni Cinquanta.
Spesso i modellini pressofusi non avevano parti apribili. Influenzate dalle forze di mercato e dai miglioramenti nella tecnologia di produzione, le società iniziarono a migliorare nel tempo la qualità dei modellini. I migliori sviluppi sono stati spesso copiati dalla competizione in uno-due anni dalla loro apparizione sul mercato. Esempi possono essere le finestre in plastica, gli interni, l’assemblaggio separato di ruote e sterzo, le sospensioni funzionanti, le parti apribili o funzionanti, i fanali, la stampa spray o a tampone, e gli aggregati ruote/sospensione a basso attrito. La raccolta organizzata di modellini di auto si è presto sviluppata, soprattutto in Gran Bretagna e Stati Uniti.
Inizialmente, i collezionisti che cercavano i modelli e le loro varianti (in modo simile alla collezione di francobolli e monete) iniziarono a catalogare i modelli, aumentando il valore di articoli rari. Questo ha suscitato la reazione del mercato, come alla fine degli anni Settanta con un movimento iniziato da Matchbox: i desideri percepiti dei collezionatori venivano intenzionalmente diretti in un tentativo di catturare un segmento di mercato a prezzo superiore. Questo movimento diede origine alla fine ad un segmento di mercato premium, così come lo conosciamo oggi.
In genere, le società che fanno modellini pressofusi hanno un accordo di licenza con i veri produttori di automobili per duplicare le loro auto, che possono essere in progetto, in produzione o modelli non più prodotti. Le società i cui loghi vengono stampati sui modelli entrano anch’esse in simili accordi di licenza. Esempi di marche di modellini pressofusi includono Maisto, Hot Wheels, Matchbox, Corgi e Yat Ming.
Produttori che fanno modelli premium includono Franklin Mint, Danbury Mint e Fairfield Mint.
Storia dei modellini auto
Tali modellini sono stati inizialmente prodotti all’inizio del ventesimo secolo da produttori come Meccano (Dinky Toys) in Gran Bretagna e Dowst Brothers (Tootsietoys) negli Stati Uniti. I primi modelli sul mercato erano di base, consistenti in una piccola automobile o in un camioncino senza interni. All’inizio era facile che le impurità nella lega Zamak compromettessero in breve tempo la struttura dei modellini.
Di conseguenza la vernice si screpolava o decomponeva senza causa apparente. Come risultato, i modellini pressofusi fatti prima della Seconda Guerra Mondiale erano difficilmente in buone condizioni. Lesney iniziò a produrre modellini pressofusi nel 1947. La sua serie popolare Matchbox 1-75 è stata così chiamata perchè c’erano sempre 75 veicoli diversi nella linea, ognuno imballato in una piccola scatola progettata per assomigliare a quella usata per i fiammiferi. Questi modellini divennero così popolari che “Matchbox” è stato ampiamente usato come termine generico per ogni automobilina pressofusa, senza considerare il vero produttore. La popolarità dei modellini pressofusi come oggetti da collezione si sviluppò negli anni Cinquanta, grazie ad un aumento dei loro dettagli e della loro qualità.
Di conseguenza, più società entrarono nel campo, incluso il marchio Corgi, prodotto da Mettoy, che apparve nel 1956 e inventò l’uso degli interni e delle finestre in plastica nei suoi modelli. Nel 1968, le Hot Wheels vennero introdotte negli Stati Uniti da Mattel, per controbilanciare la lamentala secondo cui non c’era una linea di modellini per ragazzi che eguagliasse la linea delle bambole Barbie per le ragazze. Dato che sembravano veloci (esse avevano un sistema di ruote e assi a basso attrito), le Hot Wheels raggiunsero presto un’importante nicchia nel mercato dei modellini pressofusi, divenendo uno dei migliori venditori al mondo e sfidando la serie Matchbox 1-75 in popolarità.
Durante gli anni Sessanta diverse società iniziarono ad usare i veicoli pressofusi come oggetti promozionali per la pubblicità. Entrò in circolazione l’idea che i bambini giocassero un ruolo fondamentale nella decisioni familiari dei prodotti da comprare. Inoltre, negli anni Ottanta era chiaro che molti veicoli pressofusi venissero comprati dagli adulti come oggetti da collezione e non come modellini per bambini.
Le società come McDonald's, Sears Roebuck, Kodak e Texaco chiedevano ai produttori di modellini di produrre modelli promozionali con i loro nomi e loghi, o autorizzavano il loro utilizzo. Un primo esempio è stato un autobus londinese dell’American Airlines prodotto da Matchbox, un’idea che altre linee aeree copiarono presto. Iniziando a metà degli anni Settanta, i camion e altri veicoli commerciali presero un’ampia fetta del mercato pressofuso. Matchbox iniziò la tendenza quando furono lanciati i modelli della gamma Yesteryear. Vennero create una ventina di versioni defferenti del furgoncino Y-12 Ford Modello T, insieme ad altri camion in livree colorate come Coca-Cola, Colman's Mustard e Cerebos Salt. Vennero prodotte anche versioni promozionali delle patatine Smith e del centro commerciale Harrod’s.
Alcuni modelli vennero fatti esclusivamente per certi mercati e divennero presto costosi: Arnott's Biscuits (Australia) e Sunlight Seife (sapone, Germany) ne sono esempi. Corgi copiò questa idea quando allargò la linea Corgi Classics a metà degli anni Ottanta, producendo più di 50 versioni di un furgoncino Thornycroft degli anni Venti. Alcuni collezionisti disprezzarono questo sviluppo, dato che le colate erano identiche, solo le decorazioni erano diverse. Altri collezionisti crearono la “10-Foot Rule” (la regola dei dieci piedi), quando la collezione di varianti minori dello stesso veicolo usciva di produzione. L’idea era che, se non eri in grado di differenziare due versioni di un modello di 10 piedi, non valeva la pena collezionarle entrambe. Nonostante la loro popolarità, molti produttori fallirono negli anni Ottanta.
Le trasformazioni societarie
Meccano (Dinky), Matchbox e Corgi andarono tutti in bancarotta in un lasso di tempo di tre anni, il che rifletteva il clima economico in Gran Bretagna a quel tempo. Era diventanto virtualmente impossibile produrre in Inghilterra e competere sul mercato mondiale. (Mattel spostò la maggior parte della produzione dagli Stati Uniti al lontano Oriente). Matchbox venne comprata da un conglomerato di Hong Kong col nome di Universal Holdings, spostando la produzione dall’Inghilterra a Macau. Successivamente (1997), Mattel comprò Matchbox, rendendo Hot Wheels e la linea Matchbox 1-75 due marchi gemelli.
I due marchi continuano, tuttavia, a vendere sotto i loro rispettivi marchi. Nel frattempo, Corgi fu acquisita da Mattel, che trasferì l'ufficio da Swansea (Galles) a Leicester (Inghilterra) e spostò la produzione in Cina. Matchbox comprò anche il nome Dinky Toys, molto dopo che la ditta di Liverpool aveva chiuso. La produzione fu ripresa in Cina. In una serie di successivi cambiamenti, un gruppo di dirigenti di Corgi ricomprò la linea Corgi Classics da Mattel, e porzioni della linea Matchbox furono vendute alla società australiana Tyco (nessuna relazione alla linea Tyco dei treni in scala HO, originariamente realizzati da Mantua Metalworkin in New Jersey, USA).
Dalle ceneri dalla bancarotta di Matchbox è sorta Lledo, una società creata dal precedente partner di Matchbox, Jack Odell, il quale credeva che gli oggetti da collezione inglesi per i collezionisti inglesi potevano ancora essere prodotti con successo in Inghilterra. Lledo prese il controllo di una parte della ditta Matchbox ad Enfield e introdusse la sua linea “Models of Days Gone" (modelli dei giorni passati) dei veicoli pressofusi nel 1983. La prima serie di tali modelli includeva remake di alcuni dei modelli più popolari di Matchbox e rispecchiava la prima e la seconda generazione dei modelli di Yesteryear.
I modelli di Lledo erano oggetti da collezione molto popolari negli anni Ottanta, conducendo ad un periodo di diversificazione (inclusa la linea d'Avanguardia dei veicoli classici inglesi post guerra), ma negli anni Novanta vennero eclissati da altri marchi e nel 2002 Lledo fallì. Alcune parti della linea furono acquistate da Corgi, che spostò la produzione in Cina. Oltre ai camion, Corgi produsse centinaia di versioni dei suoi autobus Routemaster in scala 1/64 negli anni Ottanta e Novanta.
Molti modellini di autobus vennero prodotti esclusivamente per essere vendute nei centri commerciali, con la pubblicità dei rispettivi centri commerciali sulle loro fiancate. Harrods, Selfridges, Gamley's, Hamley's, Army & Navy, Underwood's e Beatties sono alcuni dei centri commerciali che hanno utilizzato questa idea. Gli autobus in scala 1/76 divennero molto popolari in Gran Bretagna nei tardi anni Ottanta e nei primi anni Novanta, competendo con le linee di Corgi (Original Omnibus Company) e Gilbow Holdings (Exclusive First Editions, o EFE). La scala 1/76 è adatta ai modellini di trani inglesi in scala 'OO'. Negli anni Novanta NASCAR ebbe una crescente popolarità e moltissimi camion e auto da corsa pressofusi, nei colori dei diversi team da corsa, vennero creati da diversi produttori.
Racing Champions era un marchio leader di tali modelli, ma ce ne erano molti altri. Oltre ad automobili, camion, autobus, attrezzature agricole e da costruzione, gli aerei e i modelli militari pressofusi erano anch'essi popolari. Mentre Dinky aveva prodotto tali modelli alcune decadi prima, le nuove società entrarono nel campo negli anni Ottanta e Novanta. Un produttore era Dyna Flites, che entrò in bancarotta negli anni Novanta, ma la sua quota di mercato venne presa dai competitori, come Schabak, Gemini Jets, Herpa, e Dragon Wings.
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